Mimmo Lucano, nato Domenico Lucano (Riace, 31 maggio 1958), è un politico italiano, noto soprattutto per essere stato sindaco del comune di Riace, in Calabria, dal 2004 al 2018.
La sua amministrazione a Riace è stata caratterizzata da un innovativo modello di accoglienza e integrazione dei migranti e rifugiati, trasformando il paese, un tempo in declino demografico, in un esempio di integrazione multiculturale. Questo modello, conosciuto come il "modello Riace", mirava a rivitalizzare l'economia locale attraverso l'inserimento lavorativo dei migranti e il recupero di case abbandonate.
Il suo operato ha attirato l'attenzione internazionale, con numerosi riconoscimenti e premi, tra cui il quarto posto nella lista dei 50 personaggi più influenti del mondo stilata dalla rivista Fortune nel 2016.
Nel 2018, Lucano è stato arrestato con l'accusa di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e irregolarità negli appalti. Le accuse hanno portato alla sua sospensione dalla carica di sindaco e a un lungo iter giudiziario. Le vicende giudiziarie hanno diviso l'opinione pubblica e sollevato interrogativi sull'effettiva colpevolezza di Lucano e sulle motivazioni dietro le accuse. Nel 2021, è stato condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi di reclusione. La sentenza è stata poi parzialmente riformata in appello nel 2023, con una condanna ridotta a 5 anni. La vicenda giudiziaria è ancora in corso.
L'esperienza di Riace sotto la guida di Lucano ha rappresentato un caso studio importante sul tema dell'immigrazione e dell'integrazione, con aspetti positivi e controversi. La sua figura resta oggetto di dibattito e interpretazioni divergenti.
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